Youtube, inserendo il primo “MTB Gardaland Campo Ligure” che ti passa per la
testa, e vedi questi trail fantastici, caratterizzati da boschi di castagni,
lunghi tratti flow ad alta velocità, salti, passerelle e pensi subito che una
tappa del genere non può mancare nel curriculum del rider Ligure.
Indicazioni e pareri degli utenti in rete sono unanimi:
assolutamente da provare previo contattato con i locals di Ergal Bike/BikeCafè. Ma in fondo pensi: “si vabbeh, sti qua del negozio avranno da fare, manco
io a rompere gli zebedei. Se recupero una traccia si prova ad andare su e via”.
Invece non faccio neppure in tempo a cercare un misero file.gpx, che il buon Ivo
mi intercetta e si offre di accompagnarci: “Beh…se la metti cosi’ allora tante
grazie!!!”.
Christian, Marco, la new entry Giuseppe (visitate il suo blog è molto, ma molto carino!) ed il sottoscritto. Arrivati a Masone, Ivo
è pronto ad accoglierci per accompagnarci prima in zona posteggio, quindi al mitico/mistico
Bike Cafè, per trovare il resto del gruppo locale: Diego e Leo.
subito “questi in sella fanno fuoco”. Li vedi da vicino e confermi “per tenere
il loro passo, ci vuole un elicottero!!”. E così è. Ma loro tengono un profilo
bassissimo e 100% disponibilità: si mettono in coda e si adeguano al nostro
passo, illustrano trail e forniscono indicazioni sulla zona, con particolari
approfondimenti su rifornimenti idrici e tappe culinarie. Intanto Leo prova i
freni ….in salita (e che salita!!!), e io mi perdo un buon 2/3 di spiegazioni
varie per tentare di capire se ha una bici elettrica o il tritolo nelle gambe. La
seconda!!!!
impegnativo, su sterrato, arriviamo all’attacco della Gardaland. Tanto per
cambiare i video non rendono benissimo l’idea e i moniti delle nostre guide ci
preannunciano il primo ostacolo: il canalone. Dopo un primo breve tratto abbastanza
flow, ci si infila in un …. canalone con diverse rocce e passaggi delicati
che, uniti all’umido delle piogge dei giorni precedenti, costringono il
sottoscritto e altri alla prima discesa dalla sella. Per Leo non e’ un
problema: se vede una pietra alta 10 cm, lui fa mezzo metro di salto e non ci
pensa più. Ivo e Diego il canalone lo affrontano con la stessa naturalezza con
cui io vado in bagno al mattino.
veloce, i nostri angeli custodi sono costantemente a protezione del gruppo, in
testa, al centro e in coda, anticipando gli sviluppi del percorso e facendo da
apripista. Se avessi pagato per un servizio di guida mtb, avrei avuto aspettative meno esigenti.
tutti sull’attenti: Leo’s Show! Rincorsa breve ma dalla pendenza generosa
per arrivare in rampa a manetta, una paio di balzi di assestamento, rampa e via!!! Spettacolo!!!!!!!
grado di soddisfare ogni tipologia di biker: dai meno esperti, con chicken lane sempre pronte a consentire
il passaggio in sella, ai più esigenti, che possono trovare salti, appoggi,
roadgap e altre opere di ingegneria di cui ignoro persino la terminologia!
ottimizzare il giro andando a prendere il Rossiglione. Nuova breve salita di un
paio di km con tanto di fontanella di acqua potabile a temperatura frigo (che
mi fa stramaledire la borsa idrica e il minestrone che ormai si e’ formato all’interno….ma
ci sono i sali e me lo tengo!) e breve tratto piuttosto ripido, per
riallacciarci al Gardaland poco prima del salto di Leo. Nuova esibizione,
medesimo effetto: mascelle degli spuncers ad altezza caviglia!
un trail che nella prima parte offre un graditissimo (dalle gambe che iniziano
a soffrire un po’ di fatica) flow e qualche passaggio stretto vicino agli
alberi del bosco. La seconda parte del percorso invece propone un po’ di
movimento, e mentre inizio ad issare bandiera bianca, ho ancora il
tempo di ammirare Diego trasformare passaggi tecnicissimi, in banalità
da graziella con rotelle.
di qua e lo fai ad occhi chiusi”
di gamba. Dalle prime linee arrivano notizie incontrollate di Ivo che sta scendendo
sulla sola ruota dietro e Leo che, per non essere da meno, ha deciso di farsela
su quella davanti!!! Vedere il video per credere!
non fa più’ tanto schifo, e le facce di tutti gli spuncers con la solita
espressione data dal mix fatica, adrenalina, divertimento: dei bambinoni
deficienti!!! Belli noi!!!
sicuramente i ragazzi di Campo Ligure meriterebbero più un busto nella piazza
del comune che una birretta al bar! Ma le nostre famiglie ci reclamano, e a noi
non resta che congedarci invitando i nostri nuovi amici a provare l’Eremita per
ricambiare, almeno, l’ospitalità trailbuildinghistica…..tanto ad andare in bici
loro hanno gia’ imparato!!!!
E per eventuali miscredenti….. ecco le prove (thx Giuseppe!!!!):